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Credit Suisse ha il dovere di fare chiarezza e di proteggere i po-sti di lavoro in Svizzera

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Comunicato stampa del 27 ottobre 2022, ore 8.00

Oggi il Gruppo Credit Suisse ha fornito informazioni sulla strategia che adotterà in futuro. A causa della politica sbagliata adottata negli ultimi anni, il modello aziendale è in fase di riallineamento a livello mondiale, con una conseguente massiccia riduzione dei posti di lavo-ro. Tuttavia, non è assolutamente chiaro in che misura saranno interessate la divisione sviz-zera di successo e le funzioni aziendali locali. L’Associazione svizzera degli impiegati di ban-ca (ASIB) pretende chiarezza in merito ai piani del Credit Suisse per la Svizzera. Prende quin-di sulla parola quanto affermato dal CEO Ulrich Körner, che oggi definisce una «forte banca svizzera» come il «cuore» del riallineamento del Gruppo Credit Suisse. Anche per l’ASIB è indiscutibile: la piazza svizzera, seppur redditizia, va rafforzata.

Un anno fa, il Gruppo Credit Suisse annunciava massicce misure di riduzione dei costi. Ancora oggi, l’entità dei tagli dei posti di lavoro previsti in Svizzera rimane avvolta nel dubbio. L’Associazione sviz-zera degli impiegati di banca chiede alla Banca di fare chiarezza. I collaboratori della divisione «Swiss Bank» lavorano con ottimi risultati, garantendo le basi di un sano sviluppo dell’attività del Gruppo Cre-dit Suisse in futuro. I dipendenti svizzeri non dovrebbero subire le conseguenze di una politica azienda-le sbagliata operata del management.

È necessario attuare un buon piano sociale in modo coerente
Se il Credit Suisse dovesse comunque decidere di tagliare dei posti di lavoro in Svizzera, soprattutto a livello di funzioni aziendali, dovrà assumersi la propria responsabilità nei confronti dei collaboratori svizzeri. Il buon piano sociale esistente (vedi riquadro) deve essere attuato in modo che i tagli ai posti di lavoro comportino il minor danno possibile.

L’ASIB richiede alla nuova dirigenza del Credit Suisse di adoperarsi a favore della piazza economica svizzera e di attuare il necessario cambiamento culturale. La vecchia guardia che ruota attorno all’ex Presidente del consiglio di amministrazione Urs Rohner deve assumersi le proprie responsabilità. Dopo aver condotto il Credit Suisse in questa situazione disastrosa, dovrebbe almeno avere la decenza di restituire i suoi bonus.

Il comprovato partenariato sociale deve ora dare prova di sé
È giunto il momento in cui la buona collaborazione partenariale con il Credit Suisse dimostri la propria efficacia. L’Associazione svizzera degli impiegati di banca seguirà con attenzione gli ulteriori sviluppi mantenendosi in contatto con i responsabili della Banca. Se lo riterrà necessario, l’ASIB interverrà pres-so il Credit Suisse.

Contatto
Michael von Felten, Presidente ASIB
Christof Burkard, responsabile Partenariato sociale ASIB

Siamo disponibili per interviste.

Tel: 0848 000 885
e-mail: kommunikation@sbpv.ch

Associazione svizzera degli impiegati di banca
L’Associazione svizzera degli impiegati di banca (ASIB) fa da oltre 100 anni da portavoce per i collabo-ratori del mondo bancario e finanziario in Svizzera. L’Associazione si impegna a migliorarne costante-mente le condizioni lavorative. È partner sociale riconosciuta nel settore e firmataria dei due contratti collettivi di lavoro CCIB e AROL.

Gestione del piano sociale presso il Credit Suisse in Svizzera
Per il Credit Suisse, in Svizzera esiste un piano sociale che la Banca ha stipulato con il Comitato del personale e l’Associazione svizzera degli impiegati di banca nel 2016. Il suo scopo è evitare i licenzia-menti per motivi economici e sostenere i collaboratori oggetto di una riduzione dei posti di lavoro nel loro proseguimento di carriera all’interno o all’esterno del Gruppo.
In concreto, i collaboratori interessati potranno trovare un nuovo impiego in una fase di riorientamento della durata massima di 12 mesi. Inoltre, il piano sociale offre un pensionamento anticipato con assi-stenza finanziaria dall’età di 58 anni. Negli ultimi anni, grazie al piano sociale gran parte dei collabo-ratori interessati ha trovato un lavoro all’interno o all’esterno del Gruppo.