Nelle banche il 43 percento del personale è costituito da donne. Vari studi e rapporti d’esperienza attestano che le donne incontrano ostacoli particolari nel mondo professionale. Le difficoltà scaturiscono per esempio dal fatto che le donne devono riuscire a conciliare famiglia e professione. Nel mondo del lavoro le mamme devono poter usufruire di adeguamenti strutturali finalizzati, quali modelli con orario flessibile di lavoro, impieghi a tempo parziale anche a livello dirigenziale, flessibilità nel perfezionamento professionale e nei programmi d’incentivazione. E devono essere eliminate anche le discriminazioni nei confronti delle donne, come per esempio differenze di retribuzione rispetto ai colleghi maschili o svantaggi nelle promozioni.
Richiamiamo l’attenzione dei datori di lavoro e dei dipendenti sulla situazione delle donne nella vita lavorativa e ci impegniamo a favore della parità di diritti sul posto di lavoro.
Per raggiungere questa meta, dobbiamo poter contare sul sostegno attivo e ideologico delle donne nelle banche. Le richieste hanno un maggior peso se sono supportate da una cerchia più vasta.
L’edizione di luglio 2011 di “take it” tematizza vari aspetti dell’equiparazione.>