Lun-Ven, 09:00 – 12:00 Orario d’ufficio

Notizie

Trattative di partenariato sociale, ora!

Acquisizione CS/UBS, ASIB, Banche

Notizie SBPV

Trattative di partenariato sociale, ora!

Oggi UBS ha ufficialmente acquisito Credit Suisse, tuttavia senza fornire indicazioni concrete su ciò che questo comporterà per i posti di lavoro. Da 85 giorni i dipendenti vivono nell’incertezza su quello che sarà il loro futuro professionale. A questo si aggiunge la dispa-rità di trattamento dei dipendenti di Credit Suisse e di UBS, con le linee rosse che sono state definite per le attività lavorative degli ex dipendenti di Credit Suisse. Questo nascondino deve avere fine. È giunto il momento di occuparsi delle trattative di partenariato sociale. L’associazione degli impiegati di banca ASIB chiede che l’integrazione venga effettuata in modo trasparente, con il mantenimento del maggior numero possibile di posti di lavoro in Svizzera, la parità di trattamento di tutti i dipendenti di Credit Suisse e di UBS, un piano sociale comune e ampliato nonché una tutela contro il licenziamento più vincolante per il personale di età superiore ai 55 anni.

Un presupposto fondamentale per un’integrazione di successo consiste nell’avere dipendenti qualificati e motivati. A loro volta, questi hanno bisogno di informazioni e affidabilità e meritano considerazione. Dal 19 marzo 2023, data in cui è stata annunciata la fusione tra Credit Suisse e UBS, i dipendenti di entrambe le banche e i loro familiari hanno timori sul proprio futuro. Considerate le ingenti ripercus-sioni sul personale e sulla piazza finanziaria svizzera, gli strumenti odierni non bastano. L’ASIB formula le seguenti richieste in merito all’imminente integrazione:

Mantenimento del maggior numero possibile di posti di lavoro in Svizzera

La priorità assoluta di questa integrazione che porterà alla formazione della nuova grande banca sviz-zera deve essere il mantenimento del maggior numero possibile di posti di lavoro in Svizzera. Fintanto che non saranno state chiarite le modalità d’integrazione e le regole del gioco per le decisioni relative al personale, deve esservi uno stop ai licenziamenti in Svizzera.

Mantenere la promessa di equità e trasparenza nell’integrazione nonché di parità di tratta-mento

La direzione della nuova UBS e in particolare i responsabili in Svizzera devono fare chiarezza nei con-fronti dei dipendenti e informarli sollecitamente di quelli che sono i loro piani. I 17 000 dipendenti di Credit Suisse e i 21 000 di UBS devono essere trattati allo stesso modo in tale processo. È indispensabi-le concedere l’opportunità di presentare ricorso.

Piano sociale comune e ampliamento delle prestazioni

Oggi entrambe le banche dispongono di un piano sociale per la Svizzera. Per compiere l’integrazione occorre stipulare un piano sociale comune e globale della durata di almeno cinque anni con tutti i partner sociali. In ciò devono essere applicate le regole dei due piani sociali di volta in volta più van-taggiose per i dipendenti. Inoltre, sono indispensabili ulteriori misure, come un rafforzamento della tutela contro i licenziamenti per il personale di età superiore ai 55 anni e prestazioni più generose per i dipendenti di età superiore ai 50 anni. Altri punti: computo dell’anzianità lavorativa, copertura di costi per il perfezionamento formativo e la riqualificazione nonché programmi per il mercato del lavoro.

Partenariato sociale vincolante e rafforzato

Le due grandi banche svizzere sono giustamente orgogliose della loro tradizione decennale di partena-riati sociali. In quanto associazione, l’ASIB affianca la commissione interna del personale per tutelare gli interessi generali dei dipendenti. Ora, dopo l’acquisizione formale, devono essere avviate tempesti-vamente le trattative con i partner sociali. L’ASIB richiede una comunicazione trasparente e trattative da pari a pari.

La commissione del personale riveste un’importanza centrale per il processo d’integrazione in Svizzera, per cui è necessario istituire una commissione del personale comune a entrambe le banche. Inoltre, occorre rafforzare il ruolo delle commissioni del personale che, ad esempio, in qualsiasi momento e in maniera diretta e indiretta devono essere in grado di accedere a tutti i dipendenti e anche alle risorse necessarie, così da poter coinvolgere gli esperti.